Cosa c’entrano i 30 all’ora con il rumore?

Il rumore del traffico motorizzato è riconosciuta come la principale causa di inquinamento acustico in città. E la velocità dei veicoli, con le conseguenti frenate e accelerate tanto più è alta, condiziona in modo sostanziale il livello di rumore emesso.

Ridurre la velocità dei veicoli a motore di 20 km/h consente di dimezzare il rumore (questo in termini tecnici equivale a una riduzione di circa 3 decibel) in prossimità delle corsie di marcia, con un forte beneficio in termini di salute e benessere psico-fisico per le persone che abitano, lavorano o vanno a studiare negli edifici ai lati delle strade che attraversano i quartieri più densamente popolati della città e che infatti anche a Bologna sono quelle con il limite a 30 km/h.

Va ricordato come secondo il rapporto 2020 dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), una persona su cinque in Europa è esposta a livelli di rumore che provocano danni alla salute. L’EEA stima che l’esposizione a lungo termine al rumore ambientale causi 12 000 morti premature e contribuisca ogni anno a 48 000 nuovi casi di cardiopatie ischemiche in tutta Europa. Si stima inoltre che 22 milioni di persone soffrano di forte fastidio cronico e 6,5 milioni di forti disturbi cronici del sonno.

Meno rumore grazie a meno velocità significa anche dare più spazio ad altri suoni della città, ad esempio consentire alle persone di parlare per strada senza il frastuono del traffico, o di sentire i suoni naturali. E anche più semplicemente di godere di maggiore silenzio nelle ore notturne.

 

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