È vero che gli incidenti sono causati più dalla guida sotto effetto di alcol o droga, che dalla velocità?
Gli incidenti stradali possono essere causati da una combinazione di fattori, ma secondo i dati ISTAT la prima causa in assoluto degli incidenti più gravi, quelli mortali, nelle strade delle città italiane è la velocità, pari al 23%.
La guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono comportamenti pericolosi, odiosi e sanzionati anche penalmente e sul totale degli incidenti stradali in Italia, sempre secondo i dati ISTAT, hanno un’incidenza rispettivamente del 4,4% e dell’1,4%.
La velocità, inoltre, aumenta non solo la probabilità ma anche la gravità degli incidenti, anche quando provocati da altre cause, come la distrazione o la guida in condizioni psicofisiche alterate. Maggiore è la velocità, maggiori infatti sono le possibili lesioni gravi o fatali in caso di collisione. Per esempio, a parità di guida distratta o alterata, ovviamente vietata e da evitare assolutamente, a 30 km/h c’è più probabilità di mantenere il controllo dell’auto ed evitare l’impatto che a 50 km/h.
In definitiva, la velocità è sia causa primaria che “concausa” o fattore di aggravamento degli incidenti, e per questo è molto importante che sia quella ‘giusta’, come i 30 km/h in città.
Un focus interessante è quello sui giovani. Analizzando i dati rilasciati dalla Polizia stradale sulle “circostanze contestate a conducenti di età compresa tra i 18-24 anni” nel periodo da gennaio a maggio 2023, emergono in ordine di frequenza delle cause: la distrazione (31,2%), la velocità (28,8%), la distanza di sicurezza (12,1%) e infine l’alterazione psicofisica dovuta ad alcool, droga, malore e sonno (5,7%).
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