In che modo un limite di velocità più basso dovrebbe promuovere l’andare a piedi e in bicicletta?

Riducendo la velocità dei veicoli a motore si rendono le strade più sicure sia per i guidatori, sia per gli utenti più vulnerabili della strada, cioè chi si sposta con forme di mobilità attiva (pedoni, ciclisti). A fronte di una maggior sicurezza, aumenterà anche la quota di persone che, potendolo fare e sentendosi più tranquille in strada grazie ai 30 km/h, sceglieranno di privilegiare gli spostamenti a piedi e in bicicletta invece che con l’auto.

Questa affermazione – realtà nelle tante città europee già diventate Città 30 – è valida potenzialmente anche per il contesto bolognese. Tra il 70% e il 90% di coloro che hanno risposto al questionario di ascolto su Bologna Città 30 ritiene infatti che le strade cittadine siano pericolose, a causa di distrazione, mancate precedenze, traffico e velocità eccessivi. E quasi 8 persone su 10 hanno dichiarato che si sposterebbero di più a piedi, in bici o coi mezzi pubblici, se le strade fossero più sicure, che è l’obiettivo primario della Città 30.

Inoltre, nella Città 30 è più sicuro per le bambine e i bambini poter andare a scuola camminando da sole e da soli, con molteplici benefici anche per lo sviluppo dell’autonomia e la conoscenza del quartiere in cui vivono.

 

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