Allora a questo punto perché non i 20 o 10 km/h?

Il limite di 30 km/h è stato universalmente identificato a livello internazionale come la velocità standard giusta per le strade urbane, per avere miglioramenti in termini sia di sicurezza stradale, sia di riduzione della congestione veicolare.

A 30 all’ora diminuiscono la quantità e la gravità degli incidenti, a vantaggio di tutti con qualsiasi mezzo di trasporto si spostino, e il traffico in città diventa più fluido ed efficiente, a beneficio di chi guida mezzi a motore.

I 30 km/h sono in sostanza una velocità che, in ambito urbano, consente di tenere insieme e in equilibrio il fondamentale diritto alla sicurezza di tutte le persone e le giuste esigenze di mobilità di persone e merci.

Un limite ancora più basso, di 20 o 10 km/h, può essere utile e viene in effetti applicato anche nelle altre città europee in situazioni specifiche di particolare pericolosità, oppure dove c’è una commistione di utenti motorizzati, persone a piedi e in bici direttamente sulla carreggiata. Pensiamo, ad esempio, alle strade residenziali in cui non c’è il marciapiede, alle aree pedonali per i veicoli eccezionalmente autorizzati ad entrare, alle strade davanti alle scuole o a priorità ciclabile.

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