Cosa si intende per redistribuire in modo più equo le strade? Le strade non sono destinate al transito e parcheggio delle auto?

La strada è di tutti! Lo dice anche l’art. 2 del codice della strada, secondo cui “si definisce ‘strada’ l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali”.

Non a caso il logo del progetto Bologna Città 30 contiene le parole “più spazio alle persone”: obiettivo della Città 30, oltre alla sicurezza stradale, è anche facilitare la riscoperta e la riappropriazione della strada da parte delle persone come luogo pubblico, sicuro, vivibile.

Città 30 significa redistribuire lo spazio pubblico, che in città è una risorsa limitata, in modo più equo tra i diversi utenti della strada, cioé aumentare quello a disposizione delle persone nei quartieri, riducendo un po’ quello destinato al trasporto veicolare privato.

Città 30 significa ampliare i percorsi e gli spazi destinati alla mobilità leggera e all’ambiente: manutenere e allargare i marciapiedi, creare nuove isole pedonali e piazze scolastiche, realizzare piste e corsie ciclabili, desigillare l’asfalto e aumentare il verde.

Città 30 significa diversificare gli usi dello spazio pubblico, per favorire il ritorno della vita della comunità nelle strade: spazi non più solo di circolazione e parcheggio dei veicoli a motore, ma anche di incontro e socialità, cultura, commercio, gioco, attività motoria e sportiva, ecc.

Un esempio di tutto questo è il progetto per la riqualificazione di viale Oriani, una strada-modello della nuova Bologna Città 30, il cui cantiere è partito a novembre 2023. 

 

 

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