Ma Città 30 non rischia di bloccare l’economia locale?

Al contrario: Città 30 crea un ambiente favorevole alle attività commerciali locali e di prossimità. Meno velocità vuol dire meno rumore e più sicurezza nel camminare sui marciapiedi, attraversare sulle strisce, incontrarsi e fermarsi a parlare con altre persone. Così la città diventa più viva e attraente perché chiunque si può sentire più sicuro e a proprio agio durante gli spostamenti a piedi, cioè la modalità di trasporto che più di tutte favorisce le ‘soste’ nei negozi di prossimità nei quartieri.

Inoltre, le trasformazioni strutturali dello spazio pubblico associate a Città 30 prevedono, per esempio, la realizzazione di marciapiedi più larghi e confortevoli, nei quali quindi le persone saranno maggiormente portate a fermarsi per guardare le vetrine e fare acquisti, o di piazze pedonali di quartiere, che sono attrattori che favoriscono la socialità e quindi anche la frequentazione delle attività commerciali di vicinato.

Per quanto riguarda i tempi di percorrenza, tema particolarmente sentito ad esempio dagli operatori del settore della logistica e delle manutenzioni, l’abbassamento del limite di velocità massimo da 50 a 30km/h non comporta un aumento di percorrenza (visto che la guida in ambito urbano è fatta di continue fermate e ripartenze), come già dimostrato da alcuni casi reali (e non solo da molteplici studi) come Bruxelles.

Infine, nel calcolo degli impatti economici bisogna considerare il costo sociale, cioè il valore economico per la collettività, di ogni incidente stradale. Ogni persona che perde la vita in strada, infatti, equivale a un costo sociale di 1.8 milioni di euro, secondo i criteri del Ministero dei trasporti. Ogni persona ferita, di 45.000 euro. Per avere un’idea di costa significhino questi numeri, nel 2022 il costo sociale annuo degli incidenti stradali in Italia è stato di circa 18 miliardi di euro. Bologna Città 30 ha come primo obiettivo quello di salvare vite umane, riducendo quindi anche i costi sociali degli scontri stradali.

 

Leggi anche: a 30 all’ora aumentano i tempi di percorrenza?

Condividi